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E-farming, un nuovo modello di business o una vecchia rivisitazione?

In un mercato come quello attuale sembra che esistano centinaia di opportunità per poter costruire un business da zero che produca cifre da capogiro.
Business che, come citano molti advertising, sono fattibili anche da chi non ha competenze, non sa nulla e non hai mai fatto niente di particolare.
La maggior parte delle volte accompagnate da promozioni di corsi che ti dicono che non devi fare altro che seguire il protocollo, agire come indicato e pagare una somma ridicola rispetto al vero valore del corso.
Questi punti possono chiaramente insospettire e anche far pensare che il denaro lo facciano solo le persone che promuovono questi corsi.
Allo stesso tempo potrebbe anche essere che si perdano delle importanti opportunità.

Proprio per questo oggi voglio parlarti dell’e-farming e delle sue potenzialità.

È un concetto rivoluzionario?

Assolutamente no.

L’e-farming è basato sulla creazione di liste email e l’affiliazione con grandi aziende.

L’e-farming, in questo contesto, si riferisce alla coltivazione e gestione di una lista email efficace per promuovere prodotti e servizi legati al settore agricolo e agroalimentare. Questo approccio si basa sull’idea che una lista email ben curata e segmentata sia una risorsa incredibilmente preziosa per il marketing diretto.
La similitudine con la semina, la coltivazione e la raccolta nei campi agricoli è evidente.

Quello che sfugge alle persone che si approcciano a questo business digitale è che fare il contadino è molto, molto difficile.

Vediamo insieme quali sono i punti su cui focalizzarsi per poter far partire e impostare questo business.

Prima di tutto bisogna creare la mailing list.

Prima di tutto, è fondamentale identificare chiaramente il tuo pubblico di riferimento.
Chi sono le persone più interessate ai prodotti e ai servizi che vuoi promuovere?
Quali sono le loro esigenze, i loro desideri e i loro comportamenti di acquisto?

Per costruire la tua lista, puoi utilizzare varie tecniche come offrire contenuti di valore in cambio dell’iscrizione (lead magnet), utilizzare form di iscrizione sul tuo sito web, promuovere la tua lista sui social media, o collaborare con influencer nel settore.

E’ ovviamente cruciale rispettare le leggi sulla privacy e sul marketing via email, come il GDPR in Europa. Assicurati che i tuoi iscritti abbiano dato il loro consenso esplicito a ricevere le tue email.

Questo è il primo e unico passo da fare per poter partire.
A seconda della nazione esistono strumenti e tecniche diverse oltre che leggi differenti.
Al contempo senza lista non accade nulla.

Una volta avviata la costruzione della lista è necessario fare nurturing.
Che cosa significa?
Esattamente come un contadino, una volta che hai acquisito una terra devi iniziare a seminare e a prenderti cura, sin dall’inizio, delle piante che un giorno cresceranno rigogliose.

Fornisci quindi contenuti utili e interessanti che rispondano alle esigenze e agli interessi del tuo pubblico. Questo può includere consigli sul tema, novità del settore, recensioni di prodotti, ecc.

Non basta.
Devi mantenere un contatto regolare con la tua lista, ma senza essere invadente.
L’equilibrio è la chiave per mantenere l’interesse e la fiducia dei tuoi iscritti.

Mentre fai questo puoi usare gli strumenti di analisi per comprendere meglio i tuoi iscritti e segmentare la tua lista in base a interessi specifici, comportamenti di acquisto, o altri criteri. Questo ti permetterà di personalizzare le tue comunicazioni e aumentare l’efficacia delle tue campagne email.

Questi due primi punti devono essere portanti avanti con tenacia, costanza e senza scoraggiarsi se all’inizio i risultati sono nulli o quasi scarsi.
La domanda successiva è “che cosa vendo?”

Domanda sbagliata.
La domanda corretta è “quali sono i partner giusti?”

Cerca quindi aziende che offrono prodotti o servizi di qualità e che si allineino con gli interessi del tuo pubblico. L’affiliazione dovrebbe essere una relazione win-win, dove entrambi i partner traggono beneficio.

Brand giusti significa alte probabilità di fare vendite importanti.

Allo stesso tempo sii trasparente sul fatto che si tratti di contenuti sponsorizzati o affiliati.
Mantieni sempre un alto standard di onestà e integrità.
Ad ogni vendita, piccola o grande che sia, devi tenere traccia delle prestazioni delle tue campagne di affiliazione e apporta regolari aggiustamenti per migliorarne l’efficacia.

Le possibilità di sviluppo, una volta che hai impostato la macchina, sono immense e in continua evoluzione.
Rimani sempre aggiornato e, soprattutto, cerca di avviare delle partnership strategiche con influencer di settore che possono essere interessati ad avere un secondo flusso di cassa.

Puoi anche prendere in considerazione di diventare tu stesso un influencer facendo recensioni di prodotti, senza vendere nulla, ma continuando ad aumentare la tua lista e incrementando la tua autorevolezza.

La considerazioni finale sull’e-farming, da parte mia, è la seguente.
Non è facile, richiede molto tempo e non è per nulla adatta a principianti o a chi vuole incassare rapidamente del denaro.
Se si vuole costruire un successo nel medio-lungo termine allora diventa un’azione vincente e produttiva di grandi ed importanti risultati.
Lo posso affermare con certezza considerando che con la mia azienda andiamo avanti a costruire la nostra preziosa lista di contatti da oltre sedici anni.


Author: Koan Bogiatto

“Koan Bogiatto ha esplorato circa 123 paesi in tutto il mondo e ha vissuto in Italia, Spagna e poi negli Stati Uniti, in Florida. È l’unico italiano ad aver ricevuto la prestigiosa Green Card per Realizzazioni Straordinarie e Individuo Eccezionale dal Governo degli Stati Uniti, nei settori dell’educazione e del coaching. In passato, Koan ha prestato servizio come consulente per eBay, INA Assitalia, Wind, 21st Century, Alviero Martini, Politecnico di Torino, IUM Monaco, Sai, Gruppo De’Longhi e Il Sole 24 Ore. È il fondatore di diverse aziende di successo in diversi settori, tra cui il coaching, l’educazione, l’immobiliare e il trading di criptovalute, per citarne alcuni.”


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