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Foodies’ Challenge: passione per la creatività

In controtendenza con i molti talent dedicati a sconosciuti, nella Milano dell’arte e design, dal 2015 un evento biennale riscuote visibilità e successo sempre maggiore: si chiama “Foodies’ Challenge” e caratterizza la sua identità nell’esaltare il sapere e la professionalità di chi al talento evidente aggiunge anni di applicazione, competenza, studio e conoscenza.

Il format nasce dall’idea di Nicola Sardano. Chef, progettisti, artisti, stilisti e registi, condividono il loro sapere per comunicare nuovi concept di cibo e i risultati sono strepitosi documenti di rara bellezza e gusto. In poche parole, un suggestivo incontro tra i leader dei maggiori settori del Made in Italy.

I progetti confluiscono e restano immortali attraverso l’opera multimediale: video che nell’intento dei singoli team hanno la finalità di riuscire a far comprendere al grande pubblico dove e come nascono le idee dei loro progetti, rendendoli così fruibili a livello universale grazie anche al supporto della rete.

Il 18 gennaio a Milano, presso l’ADI Design Museum, si terrà la premiazione della 4° edizione e successivamente la nostra videorubrica di approfondimenti “Windows Interview” dedicherà uno speciale all’evento per tutti gli appassionati del genere. Il contest di quest’anno ha come tema “Il Convivio”, una forma d’espressione che richiama sì l’opera di Dante, ma che concettualizza, nei quattordici progetti presentati, il modo e la necessità di ritrovarsi e condividere, dopo il distanziamento sociale dovuto alla pandemia.

Tra i partecipanti di quest’edizione: Ernst Knam con LuoghiComuni Studio; Heinz Beck e Mino Caggiula progettista, Cristiano Tomei e il progettista/fumettista Giuseppe Camuncoli.

Per dare un’idea del crescente apprezzamento della manifestazione, unica nel suo genere, ricordiamo che a oggi hanno partecipato 100 tra chef e progettisti, tra i quali Antonino Cannavacciuolo e Cristina Bowerman, vincitrice dell’edizione 2019/2020.

Nel sito www.foodieschallenge.eu viene espresso con chiarezza il leit motiv che ha guidato la nascita e la realizzazione del progetto: “La passione per la creatività, ci ha spinto a trovare uno spazio nel quale poter dare un contributo. Lavoriamo intorno a questa capacità umana di generare “pensieri produttivi”, soluzioni imprevedibili, per favorirla, stimolarla, fino a sfidarla. Ne mostriamo al pubblico i risultati, che sono pura energia gratuita, attraverso video e pubblicazioni. Si potrebbe dire, che nel nostro personale contributo alla “sostenibilità”, la creatività umana è l’energia rinnovabile di cui ci occupiamo”.

L’Italia ancora una volta eccelle in proposizione e divulgazione e i Maestri di creatività contribuiscono, con la loro arte, a renderci orgogliosi di appartenervi.


Bruno Carenini